La Corte d’Appello di Parigi, in riforma della sentenza impugnata, ha ritenuto che l’attore in una causa di risarcimento del danno antitrust, che sia in possesso di documenti coperti da segreto in una procedura istruttoria presso l’Autorità garante della concorrenza, può produrli in giudizio se ciò serve a provare i fatti relativi alla propria domanda.
Il 27 settembre 2010, l’Autorità della concorrenza francese aveva reso obbligatori gli impegni presentati dalle società Eco-emballages e Valorplast in un caso riguardante la gestione dei rifiuti d’imballaggi domestici di plastica.
La società DKT aveva successivamente introdotto un’azione di risarcimento danni dinanzi al giudice civile nei confronti delle medesime imprese.
Il 16 marzo 2012, il Tribunal de commerce di Parigi, su domanda della società DKT, aveva ingiunto all’Autorità francese di trasmettere alcuni documenti istruttori. La società DKT, pur in possesso degli stessi documenti, aveva scelto di non produrre personalmente, ritenendo altrimenti di violare l’articolo L.436-6 del codice di commercio francese e, al contempo, di andare contro la giurisprudenza della Corte di cassazione, Semavem, del 19 gennaio 2010. In tale caso, la Corte aveva precisato che i documenti coperti dal segreto dell’istruttoria possono essere utilizzati nell’ambito di una procedura giudiziaria esclusivamente per l’esercizio dei diritti di difesa della parte che li produce.
I convenuti, Eco-emballages e Valorplast, hanno impugnato la decisione di primo grado ritenendo che il giudice avesse abusato del suo potere.
Il 24 settembre scorso, la Corte d’appello di Parigi ha quindi reso la sua decisione, annullando la sentenza di primo grado. La Corte ha ritenuto che la soluzione enunciata nella giurisprudenza Semavem può applicarsi ad entrambi le parti (attore e convenuto). Ne consegue che la DKT avrebbe lei stessa dovuto produrre i documenti istruttori e, pertanto, la domanda fatta al Tribunal de commerce non era fondata.
La presente decisione si allinea con una sentenza dell’11 aprile 2012 resa dal Tribunal de commerce di Parigi in un caso che opponeva Primagaz a Butangaz.
Per leggere la decisione della Corte d’appello di Parigi (in francese) cliccare qui.
Fonte: Cour d’Appel de Paris