Con provvedimenti del 4 maggio 2017, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deliberato di avviare tre distinte istruttorie nei confronti di Enel, A2A e Acea, rappresentando possibili strategie abusive in violazione dell’art. 102 TFUE, finalizzate a spostare al mercato libero la propria base clienti servita in maggior tutela e costituita da famiglie e piccole e medie imprese.
In particolare, secondo l’ipotesi accusatoria, i tre operatori avrebbero posto in essere nei mercati locali della vendita di energia elettrica ai clienti domestici e non domestici allacciati in bassa tensione – nei quali sono tutti dominanti – una serie di condotte commerciali non replicabili e suscettibili di ostacolare i propri clienti non integrati. Nello specifico, in tutti e tre i casi gli operatori si sarebbero avvalsi delle informazioni relative all’anagrafica e ai dati di fatturazione dei propri clienti serviti in maggior tutela, nonché di generali vanti reputazionali legati alla loro natura integrata nell’attività di distribuzione, allo scopo di alterare a danno dei venditori di energia elettrica non integrati le future dinamiche concorrenziali conseguenti alla completa liberalizzazione del mercato.
Secondo l’AGCM, tali condotte potrebbero qualificarsi come abusive perché si fonderebbero su vantaggi competitivi non replicabili, in quanto nella disponibilità dei soli operatori investigati che sono soggetti integrati per previsione di legge. Al concessionario per la distribuzione di energia elettrica, infatti, è riconosciuta anche l’esclusiva legale per la gestione del servizio di maggior tutela nel territorio interessato dalla concessione stessa che, per Enel, coincide con larga parte del territorio nazionale, per A2A con l’area di Milano e per Acea con l’area di Roma.
I tre procedimenti dovranno concludersi entro il 30 giugno 2018.
I tre provvedimenti di avvio sono disponibili qui: A511 A512 A513
Fonte: AGCM